A Venezia le tombe sono presidiate da gabbiani sempre più numerosi e feroci.
Nessun sistema ha funzionato per cacciare i grossi volatili dal cimitero di San Michele.
Per istinto di protezione nei confronti dei loro piccoli e delle uova, nidificate proprio sulle lapidi dei defunti. La situazione sta diventando insostenibile al punto che mercoledì pomeriggio G.M., avvocato di 55 anni, è stato attaccato dai volatili. Il veneziano ha tentato di portare i fiori sulla tomba del padre al recinto numero III ma con quel mazzo ha dovuto difendersi e farsi «scudo» dagli animali aggressivi.
«Un gabbiano - spiega G.M - si è alzato in volo da una lapide vicina e poi è sceso in picchiata nella mia direzione. Ho cercato di difendermi con i fiori mentre altri gabbiani mi hanno accerchiato girandomi attorno». L'avvocato si è così rivolto all'operatore all'ingresso del cimitero ma nemmeno i due uomini, assieme, sono riusciti ad avvicinarsi alla tomba, attaccati nuovamente dai grossi becchi degli animali e sono stati costretti al «dietrofront». Chiamati rinforzi, in quattro sono riusciti a spostare le uova che il gabbiano covava a poca distanza, proprio sopra ad una tomba. «Gli operatori sono stati molto collaborativi e disponibili ad aiutarmi ma se al posto mio vi fosse stata un'anziana o deibambini non so come sarebbe andata - conclude G.M. - mi hanno spiegato che quando i gabbiani sono così aggressivi, stanno proteggendo i loro piccoli e solo quest'anno hanno trovato ben 720 uova nel cimitero».
Veritas per contrastare il problema aveva attivato l'impianto acustico di dissuasione dei volatili con otto «canti» diversi e ogni due settimane lasciava volare dei rapaci attorno all'isola di San Michele per accompagnare i suoni alle immagini. *fonte il web
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