Oltre 6.000 documenti tessili dalla metà del ‘400 ad oggi
La Collezione Storica e gli Archivi Rubelli si trovano all’interno del Palazzo Corner Spinelli, prestigioso edificio rinascimentale affacciato sul Canal Grande, e raccolgono oltre 6.000 documenti tessili databili dalla seconda metà del ‘400 ad oggi. Piccoli ma preziosissimi frammenti, imponenti drappi, paramenti liturgici, schizzi e altre curiosità raccontano secoli di storia tessile attraverso pezzi provenienti da tutto il mondo. La Collezione Storica, nata alla fine dell’Ottocento ed in continua espansione, e gli Archivi Rubelli, che conservano le testimonianze delle origini dell’azienda, costituiscono una costante fonte di ispirazione per i designer dell’azienda nella creazione delle nuove collezioni.
Tra i manufatti più antichi e preziosi della Collezione troviamo inestimabili tessuti copti, velluti e damaschi di seta cesellati e riccamente allucciolati in oro, risalenti all’ultimo Quattrocento, e un prezioso frammento di velluto cinquecentesco “altobasso” decorato dal motivo della rosetta sormontata da una corona: un tessuto esclusivamente utilizzato per le stole indossate dai Procuratori della Serenissima. La maestosa severità dei tessuti rinascimentali sfuma nella sontuosa produzione tessile barocca, rappresentata nella Collezione da broccatelli, damaschi e velluti caratterizzati da una esuberante struttura decorativa nella quale trionfano elaborati intrecci di racemi vegetali e floreali, mentre il percorso evolutivo delle tipologie ornamentali tessili settecentesche è illustrato da una estesa raccolta di tessuti, abiti e vesti liturgiche, che muove dagli estrosi bizarres alle esotiche chinoiseries, dalle ricche partiture dei tessuti “a meandro”, ai grafismi degli chinè à la branche, fino ad arrivare agli austeri rigati dell’ultimo scorcio del secolo. Drappi, teli e frammenti proseguono la narrazione della storia dell’arte tessile fino ai giorni nostri, includendo nel racconto documenti provenienti dall’Oriente, dall’Africa e dalle Americhe, collezionati non solo per il loro intrinseco valore, ma soprattutto per l’originalità dei motivi decorativi.
Tra i gioielli dell’Archivio spiccano i velluti realizzati dalla “Gio. Battista Trapolin successore Lorenzo Rubelli” nel tardo Ottocento, in un periodo stilisticamente definito “eclettico”, in cui i motivi decorativi della secolare produzione tessile veneziana, dai rinascimentali velluti “ad inferriata”, ai temi iconografici bizantini, dai barocchi velluti “giardino” a motivi tratti dal repertorio decorativo sasanide, venivano rielaborati e riprodotti impiegando le tradizionali tecniche di tessitura. Negli archivi sono inoltre conservati i campioni dei velluti realizzati agli inizi del Novecento per la Real Casa italiana e le testimonianze della stimolante collaborazione della Rubelli con illustri artisti della prima metà del Novecento, come Guido Cadorin, Vittorio Zecchin, Gio Ponti, Umberto Bellotto e Alfredo Carnelutti, che contribuirono ad arricchire di tratti contemporanei i tradizionali temi tessili veneziani.
Lettere, annotazioni, libri di fatture ed elenchi di clienti dagli anni ’20 ad oggi compongono l’archivio documentale, strumento essenziale nella ricostruzione della storia aziendale, mentre il nucleo grafico dell’Archivio Rubelli conserva centinaia di schizzi e bozzetti per tessuti realizzati dalla fine dell’Ottocento agli anni ’50: ad essi si aggiungono le migliaia di “messe in carta”, le carte tecniche che traducono il disegno su carta quadrettata dipinta a mano. La Collezione Storica è funzionalmente completata dagli archivi grafici e documentali e dalla biblioteca aziendale, specializzata sul tessile e le arti in genere.
Dallo schizzo alla messa in carta, al tessuto finito: in questo modo, grazie ai materiali conservati negli archivi, è possibile, per molti dei tessuti della collezione, ricreare l’intero percorso creativo dei tessuti Rubelli.
La Collezione e l’Archivio Rubelli sono aperti dal lunedì al venerdì su appuntamento. Gli orari indicati potrebbero subire variazioni in corso d’anno, per maggiori informazioni consultate Museimpresa.
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